Ahi! Un isopode mi ha afferrato la lingua

L’alieno modificato

Questi parassiti dall’aspetto alieno sono adattati a una vita di ciò che un australiano potrebbe chiamare bludging. Dopo essere entrato attraverso le branchie, il morso della lingua si aggancia alla lingua del pesce. Le sue sette paia di zampe fortemente uncinate tagliano l’afflusso di sangue, causando la degenerazione della lingua, mentre ancorano il parassita contro le correnti. Una cuticola ispessita e calcificata protegge il suo corpo snello e affusolato (aerodinamico) dall’abrasione., E lì rimane, fungendo da sostituto meccanico per la lingua. Alcune specie del genere Cymothoa hanno perso gli occhi funzionali, dal momento che non c’è bisogno di ‘guardarsi intorno’ una volta che sono attaccati.

È complicato

Se il loro aspetto sembra strano, la loro storia di vita è decisamente complicata. I cimotoidi sono ermafroditi protandri; in altre parole, tutti i giovani sono maschi prima di svilupparsi in femmine adulte. La femmina rilascia fino a cento uova alla volta in un sacchetto di covata sul lato inferiore del suo addome., Le uova si schiudono e subiscono due o più mute per formare giovani che vengono rilasciati in acqua per cercare un ospite adatto.

Il primo maschio a parassitare un pesce si trasformerà in una femmina mentre i maschi successivi che si attaccano allo stesso pesce rimangono maschi, possibilmente da un feromone rilasciato dalla femmina. A seconda di dove vivi, potresti non imbatterti mai in un parassita cimotoide, anche se possono essere un fastidio in alcuni allevamenti ittici e spesso si presentano in catture ricreative.

E mentre una bocca di pesce parassitata potrebbe non sembrare molto appetitosa, il pesce è sicuro da mangiare., Basta rimuovere il parassita prima della cottura e cercare di non pensarci.

Melissa Beata Martin, Geddes Postgraduate Fellow.

Pubblicato per la prima volta in Expore 35(1), pp 16-17 (2013)

Melissa è iscritta al National Centre for Marine Conservation and Resource Sustainability, University of Tasmania e ha sede presso il Museum of Tropical Queensland, Townsville. È supervisionata dal Dr. Niel Bruce e dalla Prof. ssa Barbara Nowak.

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