Apprendistato a Perugia
La data dell’arrivo di Raffaello a Perugia non è nota, ma diversi studiosi la collocano nel 1495. La prima testimonianza dell’attività di Raffaello come pittore si trova in un documento del 10 dicembre 1500, in cui si dichiara che il giovane pittore, ormai chiamato “maestro”, fu incaricato di aiutare a dipingere una pala d’altare da completare entro il 13 settembre 1502., È chiaro da ciò che Raffaello aveva già dato prova della sua maestria, tanto che tra il 1501 e il 1503 ricevette una commissione piuttosto importante: dipingere l’Incoronazione della Vergine per la Cappella Oddi nella chiesa di San Francesco a Perugia. Il grande maestro umbro Pietro Perugino eseguì gli affreschi nel Collegio del Cambio a Perugia tra il 1498 e il 1500, consentendo a Raffaello, come membro della sua bottega, di acquisire ampie conoscenze professionali.,
Oltre a questa istruzione pratica, lo stile calmo e raffinato di Perugino influenzò anche Raffaello. La consegna delle chiavi a S., Pietro, dipinto nel 1481-82 dal Perugino per la Cappella Sistina del palazzo Vaticano, ispirò la prima grande opera di Raffaello, Lo Sposalizio della Vergine (1504). L’influenza del Perugino si nota nell’enfasi prospettica, nei rapporti graduali tra le figure e l’architettura, e nella dolcezza lirica delle figure. Tuttavia, anche in questo primo dipinto, è chiaro che la sensibilità di Raffaello era diversa da quella del suo insegnante., La disposizione delle figure è meno rigidamente legata all’architettura, e la disposizione di ogni figura rispetto alle altre è più informale e animata. La dolcezza delle figure e il delicato rapporto tra loro supera qualsiasi cosa nell’opera del Perugino.
Tre piccoli dipinti di Raffaello, poco dopo Il Matrimonio della Vergine—Visione di un Cavaliere, Tre Grazie, e San Michele—sono le magistrali esempi di pittura narrativa, mostrando, così come con giovanile freschezza, una più matura capacità di controllare gli elementi del suo stile., Anche se aveva imparato molto dal Perugino, Raffaello verso la fine del 1504 aveva bisogno di altri modelli da cui lavorare; è chiaro che il suo desiderio di conoscenza lo stava spingendo a guardare oltre Perugia.